Di M. Siciliano
L’holding è uno strumento particolarmente efficace per mettere in cassaforte il patrimonio familiare e proteggere asset importanti. Molto in voga ultimamente anche per vari riferimenti che le aziende di semplificazione fiscale fanno a volte in maniera impropria.
La holding familiare, in particolare, diventa lo strumento più idoneo a raggiungere una volontà comune in azienda soprattutto quando ci si trova di fronte a una moltiplicazione di “decisori”.
Le holding company sono società che, poste al vertice di un gruppo, esercitano una attività direttiva nei confronti di altre imprese di cui detengono il controllo del capitale e gestiscono le partecipazioni delle stesse. Una holding o capogruppo, in italiano società controllante, è una società che possiede azioni o quote di altre società.
Le holding sono costituite, in linea generale, per proteggere il patrimonio, aziendale o familiare da possibili aggressioni di creditori, per ottimizzare i carichi fiscali, per tutelarsi da vicende familiari e successorie potenzialmente idonee a intaccare il patrimonio. In particolare, in quest’ultima prospettiva, la creazione di una holding può favorire il passaggio generazionale dell’impresa ai discendenti con maggiori attitudini imprenditoriali.
Sotto il profilo dell’attività svolta, si usa distinguere la holding pura, avente la sola funzione di gestire il controllo sulle società del gruppo, dalla holding mista, che affianca, alla prevalente attività finanziaria, una propria attività di produzione o di scambio. In uno stadio avanzato del coinvolgimento dello Stato nell’economia, inoltre, possono anche costituirsi holding pubbliche.
Le holding di famiglia, holding i cui soci sono membri della stessa famiglia o ramo familiare sono molto importanti. Il controllo societario si concentra nelle mani del fondatore o dei fondatori, il quale conferisce alla holding le proprie quote o azioni detenute nelle società operative subsidiary, che possono quindi essere gestite in modo unitario e accentrato. Questa tipologia di holding è particolarmente importante in Italia, dove è in assoluto la più diffusa. Il tessuto economico e produttivo italiano è infatti in gran parte costituito da imprese a guida familiare, e moltissime di queste sono di piccola o media dimensione . La costituzione di una holding di famiglia risulta essere una valida soluzione al sempre più attuale problema del passaggio generazionale. I vantaggi risiedono soprattutto nella possibilità di gestire il passaggio riducendo al minimo le conflittualità familiari, che sono spesso causa di rallentamenti – se non addirittura di paralisi – dell’attività. Pianificare il trasferimento di capitale e responsabilità gestionale di un’azienda attraverso lo strumento della holding consente ad esempio di separare gli interessi di quanti – tra gli eredi – siano realmente interessati e pronti ad affrontare una gestione attiva dell’impresa, da quelli di chi guarda ai soli redditi derivanti dalla detenzione di quote o azioni, ma non è in grado o non vuole partecipare alle scelte di amministrazione.
Benché l’holding familiare possa essere costituita utilizzando qualsiasi forma societaria, in linea di massima si è soliti ricorrere alla forma giuridica della srl, in quanto questa forma societaria comporta vantaggi in punto di ripartizione delle responsabilità dei soci. Tuttavia non mancano altre forme societarie e spesso si ricorre addirittura alla Società Semplice.
Lo strumento in esame permette di raggiungere numerosi vantaggi: l’holding consente di allontanare le liti tra eredi, evitando stalli decisionali, facilita l’accesso al capitale di credito e riduce i costi amministrativi per servizi comuni. Tra i vantaggi della holding, che vengono in rilievo anche sul piano fiscale, troviamo: la possibilità di usufruire del regime della Participation Exemption (PEX),l’utilizzo del consolidato fiscale o dell’Iva di gruppo e la possibilità di utilizzare i finanziamenti infragruppo.
Creare una holding quindi può far realizzare alcuni importanti obiettivi, che in particolare riguardano: lo sviluppo e la diversificazione del business, l’apertura a soggetti terzi, la tutela del patrimonio aziendale, la risposta a necessità di ordine produttivo e commerciale, la risposta a necessità di ordine finanziario, l’ottimizzazione fiscale, la pianificazione del passaggio generazionale. Tuttavia è opportuno valutare le situazioni caso per caso e scegliere la strada migliore.
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